29 Aprile 2024

 Il primo marzo, presso l’Ospedale G. Fucito di Mercato San Severino, verrà attivato l’Ambulatorio di chirurgia dell’obesità, diretto dal prof. Vincenzo Pilone dell’Università degli Studi di Salerno.
L’obiettivo dell’Ambulatorio, unico nell’Azienda Ospedaliera Universitaria, è di offrire un percorso di eccellenza ai pazienti candidati al trattamento chirurgico dell’obesità (pallone intragastrico, bendaggio gastrico, gastrectomia verticale…), riducendo, di conseguenza, la migrazione sanitaria passiva.
Univ salerno aslLa missione sarà quella di dare informazioni ed accoglienza al paziente obeso, troppo spesso oggetto di discriminazione e disinformazione sul suo stato di salute e sulle possibilità di cura. Un argomento che interessa sempre più italiani come rivela la recente indagine Istat. Secondo l’Istituto di Statistica, infatti, nel nostro Paese, la percentuale di popolazione adulta in sovrappeso è pari al 37%, mentre gli obesi sono l’ 11% con un costo sanitario annuo di circa 23 miliardi di euro, di cui 11 miliardi a carico del Servizio Sanitario Nazionale.
Dati che confermano lo studio della commissione europea Idefics (Identification and prevention of Dietary- and lifestyle-induced health EFfects In Children and infantS; Identificazione e prevenzione di effetti dietetici e stile di via indotti in giovani e bambini ) su 16mila bambini per due anni (il più ampio mai svolto): l’Italia registra il primato di sovrappeso e degli obesi nella fascia d’età tra i 6 e i 9 anni. E nel Belpaese l’aumento dell’obesità infantile segna un +2,5% ogni 5 anni.
Sempre secondo l’ISTAT, è proprio al Sud  che si concentra la più alta percentuale di adulti obesi: Molise (13,5%), Basilicata (13,1%), Puglia (12,6%). Per queste persone l’ultima spiaggia è proprio l’intervento chirurgico, scelta  che va  attentamente meditata, anche se risulta essere l’unica terapia che al giorno d’oggi può vantare  sicure dimostrazioni di efficacia a lungo termine nel controllo del peso corporeo nel paziente con obesità grave.
Sino ad oggi, gli utenti della provincia di Salerno hanno potuto eseguire interventi di chirurgia dell’obesità solo migrando presso le strutture del nord Italia, con incremento dei costi sanitari sia per la Regione, che per le famiglie degli ammalati.
L’Ambulatorio è anche un esempio dei risultati che si possono raggiungere con la piena collaborazione tra medici universitari e ospedalieri, resa possibile dal nuovo direttore generale dell’Azienda, dott. Vincenzo Viggiani, d’intesa con il rettore, prof. Aurelio Tommasetti.
Significativo per l’attivazione del nuovo ambulatorio il contributo del direttore sanitario, dott. Generoso Conforti, e di tutto il personale sanitario e parasanitario dell’ospedale Fucito.

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