Al via la prima di una serie di iniziative culturali, che vedono protagonisti la Fondazione Banco Napoli con il Museo dell’Archivio Storico presieduto da Marcello d’Aponte, e gli ordini professionali della città. Domani alle 12, nelle sale del museo a Palazzo Ricca (Via dei Tribunali, 213) la presentazione del protocollo d’intesa firmato con l’Ordine degli avvocati di Napoli, presieduto da Carmine Foreste. 

Castel Capuano e Palazzo Ricca ancora più vicini. «La sottoscrizione di questa convenzione – spiega D’Aponte – rappresenta un passaggio molto significativo dell’apertura del museo alla città e alle più rilevanti attività economiche di Napoli. Il museo vuole favorire l’ingresso del più ampio numero di avvocati, anche in relazione alle specifiche attività professionali svolte dall’Ordine, agevolando una fruizione sempre più vasta dei luoghi storici. La vicinanza di Castel Capuano e Museo dell’Archivio Storico del Banco Napoli, consente lo sviluppo di importanti iniziative culturali. I due luoghi infatti ricadono in un’area circoscritta e ben identificabile del centro antico, e la loro vicinanza può consentire lo sviluppo e la realizzazione di importanti iniziative comuni.» 

Il protocollo, si legge nel documento: “vuole favorire l’accesso al museo, nel frattempo inserito nel programma Memoria del Mondo UNESCO, anche per diffondere una conoscenza sempre più estesa dell’importante documentazione ivi custodita, che costituisce infatti uno dei più rilevanti archivi di documentazione economica del Regno di Napoli tra il il 1573 e i giorni nostri”. Il museo ha così concesso l’applicazione di una riduzione sul costo dei biglietti di ingresso a tutti gli avvocati iscritti all’Ordine di Napoli, nonché a tutti gli iscritti della Scuola Forense che prenderanno parte alle sedute didattiche presso la sede di Napoli Castel Capuano. Grazie alle causali di pagamento contenute nelle fedi, il Fondo Apodissario costituisce un archivio di straordinario interesse per la storia economica, creditizia, politica, culturale e artistica, non solo del Regno di Napoli, ma anche degli Stati europei e del mondo intero. 

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