I Risvolti medico legali nei percorsi della chilurgia in Day Surgery
3 min readXX Congresso Nazionale Sicads, Melizzano (Be)
Giovedì, 2 luglio 2015, ore 15
Casa Comunale, piazza Padre Pio
I “Risvolti medico legali nei percorsi della chirurgia in day surgery” è il titolo del convegno scientifico che si terrà giovedì, 2 luglio, alle ore 15, presso la Casa Comunale di piazza Padre Pio, nel comune di Melizzano, in provincia di Benevento. L’iniziativa rientra nell’ambito del XX Congresso Nazionale della società scientifica Sicads (Società Italiana di Chirurgia Ambulatoriale e Day Surgery), presieduta dal professore Massimo Agresti, e si concluderà con la lettura magistrale del dottor Salvatore Ambrosio, presidente dell’associazione Medea – Medici Legali e delle Assicurazioni, su “L’esperienza Med e jus”.
Al centro del dibattito i temi della colpa medica e della responsabilità professionale in ambito sanitario. Presiedono il convegno G. Bassi e D. D’Amico. Conduttori: A. Corbo, G. Lucantonio. Moderatori: L. Bucci, B. Buonanno, F. Casucci, A. Crisci, A. Corcione, G. De Sena, C. Fabbricatore, P. Forestieri, A. Gubitosi, T. Lubrano, M. Nolli, C. Patriciello, C. Rivellini, M. Rizzuto, P. Tarsitano. Lettura magistrale di S. Ambrosio su “L’esperienza Med e jus”. I magistrati A. Clemente, A. Frasca e L. Giordano chiuderanno la sessione con le loro relazioni.
Il XX Congresso Nazionale – “Biotecnochirurgia 2015” terza edizione della società scientifica Sicads (Melizzano 1-4 luglio 2015), dal titolo “Come eravamo, come siamo e come saremo…i conti tornano?”, ha il patrocinio di Regione Campania, Provincia di Benevento, Comune di Melizzano, Seconda Università degli Studi di Napoli, Università degli Studi di Salerno, Azienda Ospedaliera G.Rummo di Benevento, Comunità Montana del Taburno, College of Science and Technology – Temple University, Sbarro Health Reserch Organization (Shro).
«Nell’ambito delle malpractice sanitarie, prevenire è meglio che curare – spiega Salvatore Ambrosio, presidente Medea –. Da circa un decennio, ormai, grazie all’intuizione del dottor Vincenzo Schiavone, le modalità di approccio al tema della colpa medica, ovvero della responsabilità professionale, sono profondamente cambiate. In passato, le strutture sanitarie non erano vessate dalla problematiche inerenti il risarcimento dei danni legati alla malpractice, poiché il sistema assicurativo dell’epoca risultava totalmente privo o quasi di franchigie e, conseguentemente, il costo di impresa concernente tale ambito era confinato unicamente, o quasi, al pagamento del premio assicurativo. Da allora, però, le strutture hanno cominciato ad avvalersi della collaborazione professionale di esperti di medicina legale, non confinata alla sola fase giudiziaria, ma estesa anche alla creazione di un sistema di prevenzione (risk management per intenderci), con la specifica finalità di creare le basi non tanto per una difesa (medicina difensiva), ma, piuttosto, per fornire le opportune cognizioni medico forensi ai sanitari, finalizzate all’ottimizzazione del sistema sanitario. Attraverso incontri e corsi con gli operatori sanitari, quindi – aggiunge Ambrosio -, è possibile conseguire un duplice obiettivo: una maggiore sicurezza del personale sanitario a discapito di una inutile medicina difensiva e la massima soddisfazione dei pazienti. Il presidio ospedaliero Pineta Grande, ad esempio, è tra i primi ad aver introdotto la cartella clinica informatizzata, considerata dai sanitari della struttura, una delle massime espressioni di tutela sia per il paziente che per i sanitari stessi (al fine di tutelarsi da tentativi di speculazioni)».