Intervista all’attore Giordano Bassetti

4 min read

Riprende la corsa di Giordano Bassetti, lo scorso anno apprezzato protagonista di uno spettacolo coraggioso e innovativo: “Il modello di Rodin”, in scena a Milano il 12 e 13 marzo. L’attore, per vent’anni nella compagnia di Carlo Buccirosso, ci racconta com’è nata quest’esperienza.

“Il modello di Rodin” è un testo scritto e diretto da Antonio Mocciola, ma che ti vede da solo in scena. E’ la prima volta che affronti un monologo?

Si è la prima volta che affronto un monologo, la prima volta con un testo drammatico e contemporaneo, la prima volta che mi denudo in scena, la prima volta che ho a che fare con temi scabrosi. Tante prime volte tutte assieme. E per questo devo essere solo grato ad Antonio Mocciola per avermi affidato questo ruolo e per aver creduto in me.

Lo spettacolo affronta, tra gli altri, il tema della solitudine e della manipolazione psicologica. E’ stato difficile entrare in questo “mood”? Tu ti sei mai sentito solo o “usato”?

Penso che chiunque almeno una volta nella vita si sia sentito sia solo che usato. Sono stati che accomunano tutti e perciò in questo testo ognuno ci può trovare se stesso. La difficoltà è stata calarmi nei panni di uno schiavo che prova piacere a vivere quella condizione. Questa è una cosa che non mi appartiene affatto anche se posso capire le motivazioni che possono esserci dietro a chi lo fa.

Lo spettacolo ha avuto varie tappe, e la prossima sarà Milano. Tutti spazi molto intimi. E’ stato difficile recitare per un’ora, da solo e completamente nudo, col pubblico che si trova a un centimetro dal tuo corpo, dalla tua voce?

La difficoltà maggiore è tenere alta l’attenzione del pubblico su di te per tutto questo tempo. Perchè ci sei solo tu e non sei aiutato da nulla se non dal testo.  Io provengo dalla commedia dove hai a che fare con scenografie, oggetti di scena, altri attori colleghi, costumi. Insomma hai tutto un’apparato attorno di protezione per cui se sbagli tu non succede nulla. Non potersi neanche interfacciare con una sedia o con una tazzina di caffè è la cosa per me più complicata in assoluto. Spogliarsi invece è la cosa meno complicata anzi. E’ un aiuto perchè sai che il pubblico per almeno pochi minuti è catturato dal vedere il tuo corpo nudo. Quindi paradossalmente io non vedevo l’ora che arrivasse quel momento perchè succede qualcosa di forte in scena che catalizza l’attenzione. Quasi come se fosse un piccolo effetto speciale. Ma dura poco. Dopo i primi minuti tu ti dimentichi di essere nudo e il pubblico anche. E’ lì che inizia la vera difficoltà.

Una domanda che può essere utile agli attori che si stanno approcciando ora al mestiere: Che tipo di lavoro tecnico e psicologico hai fatto per superare l’imbarazzo di un’esperienza del genere? La consiglieri ad attori che magari sono un disagio col proprio corpo? Puoi descriverci la sensazione che hai provato quando nei primi secondi, la prima volta, ti sei trovato, da solo, nudo davanti al pubblico? Percepivi il pubblico o sei riuscito ad astrarti? E’ cambiato il rapporto col tuo corpo dopo questa esperienza che di solito si vive in privato e che nel tuo caso è stata pubblica?

Come ho già spiegato prima, per me denudarmi non è stato affatto complicato o imbarazzante. Anzi, lo vivevo appunto come un colpo di scena, qualcosa che poteva interessare il pubblico. E’ ovvio che devi avere un buon rapporto con il tuo corpo e anche una buona percentuale di vanità. Io le ho entrambe e onestamente sarebbe superficiale da parte mia parlare a nome di chi non si sente a suo agio con il suo di corpo. 

Checché se ne dica, uno spettacolo di nudo integrale (di cui Antonio Mocciola è uno dei capostipiti, ottenendo numerosi riconoscimenti) non lascia mai indifferenti: prima di approcciarti a questo tipo di allestimento, hai avuto perplessità? Da pubblico hai visto mai esperimenti del genere, e avresti mai pensato di esserne un giorno protagonista?

Andavo sempre a vedere gli spettacoli di Antonio Mocciola di cui sono fan già da anni. Li osservavo e pensavo che mi sarebbe piaciuto tantissimo mettermi alla prova in qualcosa del genere. Quello che offre Antonio è un’esperienza attoriale assolutamente unica e completa che auguro e consiglio ad ogni attore. Sono molto grato di aver avuto questa opportunità.

 

Pubblicità
Verificato da MonsterInsights