L’ASSEMBLEA DEI DELEGATI, PRESIEDUTA DA LUIGI PAGLIUCA, HA DATO
IL ‘VIA LIBERA’ ANCHE ALL’AMPLIAMENTO DELLE TUTELE A FAVORE DEGLI ISCRITTI
ROMA – Il Comitato dei delegati dell’Associazione Cassa Nazionale di Previdenza dei Ragionieri, presieduto da Luigi Pagliuca, ha approvato il bilancio d’esercizio dell’anno 2017, che chiude con un utile di 45,4 milioni di euro, con un incremento di 15,5 milioni circa rispetto al bilancio di previsione assestato. Il risultato a consuntivo, rispetto al preventivo assestato di novembre 2017, è influenzato positivamente da un incremento dei proventi di natura finanziaria per 16,9 milioni circa. Il risultato d’esercizio non considerando le rettifiche delle poste dell’attivo patrimoniale, in particolare la svalutazione dei crediti verso iscritti (55,7 milioni) e gli accantonamenti ai fondi rischi e oneri (7,03 milioni), rileva un utile pari a 108,1 milioni di euro.
Il margine di contribuzione dell’area previdenziale (differenza tra i ricavi per contributi e i costi per prestazioni previdenziali e assistenziali) è pari a 48, 2 milioni circa in riduzione di 3,3 milioni di euro rispetto al precedente esercizio a causa della maggiore rettifica di svalutazione dei crediti, delle sanzioni e degli interessi vantati nei confronti degli iscritti. La contribuzione degli iscritti accertata in competenza è in crescita di 28,8 milioni rispetto al precedente esercizio, mentre la spesa per previdenza e assistenza, rileva un decremento di 2,1 milioni (230,2 milioni del 2017 contro i 232,3 milioni del 2016).
Il rendimento del portafoglio obiettivo del portafoglio mobiliare investito nelle Gestioni affidate a terzi ha conseguito un risultato del 5,74%. Il margine di contribuzione della gestione degli investimenti mobiliari ha realizzato un risultato al netto dell’imposizione fiscale in termini relativi del 1,7% a fronte dell’1,3% del passato esercizio. In termini assoluti il risultato netto della gestione degli investimenti mobiliari ha rilevato un margine di contribuzione di 23,9 milioni a fronte dei 18,1 milioni del precedente esercizio.
La gestione del portafoglio immobiliare in gestione diretta ha registrato un margine di contribuzione dello 0,8% a fronte di un risultato negativo dello 0,1% del precedente esercizio, evidenziando in valori assoluti un margine di 1.2 milioni circa, contro lo 0,2 milioni in negativo del 2016.
Il patrimonio investito risultante dall’attivo del bilancio è di euro 2.035 milioni al 31/12/2017 con una valorizzazione a mercato di 2.105 milioni. La componente investita in immobili a gestione diretta è pari 151,1 (esclusa la sede dell’ente) milioni a fronte di un valore di mercato di 152,9 milioni.
Il patrimonio mobiliare. La componente investita in FIA immobiliari è pari a 812,8 milioni, valorizzati a mercato in 860 milioni circa al 31/12. I valori mobiliari oggetto di investimento al netto della liquidità di 143, 1 milioni ammontano a 928,1 milioni al 31/12, con una valorizzazione a mercato pari a 949,3 milioni.
Gli iscritti attivi all’associazione al 31/12/2017 sono pari a 25.312 contro i 25.520 del precedente esercizio. Le nuove iscrizioni sono state 281 di cui 153 sono gli esperti contabili, quasi il 67% degli iscritti attivi è di sesso maschile, mentre la presenza in esercizio delle donne è pari al 33% circa.
I pensionati sono 9.118 con un incremento di 131 unità rispetto a quelli in essere nel 2016. I pensionati attivi sono 3.521 (198 in meno del 2016).
Il reddito medio dichiarato dagli iscritti è stato pari a 47,4 mila euro (riferito all’anno 2016) in decremento del 3,29% rispetto al 2016 (riferito all’anno 2015), il volume d’affari medio dichiarato è stato di 93,6 mila euro in decremento del 2,06% rispetto a quello dichiarato nel precedente esercizio.
Nella stessa riunione l’assemblea dei Delegati ha approvato modifiche allo Statuto e al Regolamento per i trattamenti assistenziali che ampliano le tutele a favore degli associati sostenendo interventi a favore della formazione e dello sviluppo della professione, nonché un importante intervento di manutenzione sul Regolamento della previdenza a più di 4 anni dalla sua approvazione.
Le modifiche, che ora dovranno essere inviate ai Ministeri vigilanti per l’approvazione, cambiano il sistema sanzionatorio che introduce forme di attenuazione per il ravvedimento spontaneo degli iscritti per le morosità non contestate dall’ente e aggiustano il tiro su alcune norme alla luce dell’esperienza maturata, a tutela in particolare delle categorie più deboli come i superstiti e i pensionati di invalidità e inabilità.