“La vacuità del pensiero debole, la faccia tosta e la memoria corta sono gli elementi distintivi del politico di piccolo cabotaggio, un identikit che ben si attaglia all’on. Francesco Boccia, allorquando egli sproloquia sui parlamentari di ALA e su Denis Verdini”.

Lo dice in una nota, il senatore Vincenzo D’Anna, portavoce del gruppo Ala (Alleanza Liberalpopolare Autonomie), che poi così prosegue: “il deputato del Pd, contitolare della premiata ditta ‘Boccia & De Girolamo’ che ha inventato la politica double-face, nell’incessante spola tra il Tavoliere delle Puglie e Villa Certosa, ha trovato anche il tempo per essere compartecipe del quotidiano esercizio che la sinistra dem ha messo in campo nei confronti di coloro che intendono appoggiare la stagione riformista di Matteo Renzi”.

“Boccia – aggiunge ancora D’Anna – Bersaniano nei giorni feriali e Berlusconiano nei week end, si interroga, pensoso, sulla fantasiosa evenienza che ALA voglia aderire al PD, circostanza, quest’ultima, da sempre costantemente da noi tutti denegata”. “Si tratta dell’ennesima mistificazione che serve ad argomentare l’ostracismo della sinistra interna al Pd nei confronti del suo segretario. Un esercizio incessante che richiama alla mente l’aforisma di Alessandro Dumas allorquando egli ammoniva che tra i malvagi ed i cretini sono da preferire i primi perché questi qualche volta si riposano” conclude il portavoce di ALA.

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