“L’Assemblea nazionale del 19 luglio ha riconfermato la linea del
Centro Democratico che si e’ dato la mission di assicurare
rappresentanza politica a quelle componenti della societa’ che
appartengono all’area del centrosinistra ma si riconoscono in valori,
interessi, sensibilita’, distinti anche se non distanti, da quelli ai
quali si ispira il Partito Democratico. Con l’avvento della seconda
repubblica la cultura liberaldemocratica e quella cattolico popolare
sono scomparse dal panorama istituzionale italiano”.

 

Lo scrive oggi l’on. Nello Formisano (Cd), vicepresidente di Centro
Democratico e capogruppo alla Camera del partito, in un articolo sul
quotidiano on line www.moderatiriformisti.it.
“Il Centro Democratico ha gia’ dimostrato di avere a cuore
l’affermazione delle idee e di essere disposto a superare il proprio
simbolo per realizzare un progetto politico alto con Guy Verhofstadt
che rappresenta l’ancoraggio europeo dell’operazione e con Lorenzo
Dellai, Federico Fauttilli e gli altri amici che hanno dato vita a
Democrazia solidale”, aggiunge.
“Il Partito Democratico ha avuto un indiscutibile successo alle
elezioni europee, pero’ il consenso non esclude il dialogo con altre
forze politiche che rappresentino una fetta di opinione pubblica
minoritaria, ma autorevole e complementare, dell’area di
centrosinistra. Nel 1948 la Democrazia Cristiana conquisto’ il 48,51
per cento dei voti e la maggioranza assoluta dei parlamentari. Ma De
Gasperi non ebbe esitazioni e volle una coalizione piu’ ampia
chiamando al governo anche il Partito Liberale e il Partito
Repubblicano con incarichi di grande prestigio che andavano ben al di
la’ della rappresentanza parlamentare di quei partiti.

Valorizzare formazioni minori, rappresentative di settori della societa’ che non trovavano spazio nella Democrazia Cristiana pur trattandosi di un
grande partito di massa, fu una scelta strategica che ha segnato tutto
il corso della prima repubblica e ha assicurato qualità all’azione di
governo e stabilità al sistema politico”, si legge ancora nel testo.

“Le tornate elettorali, amministrative e regionali, dei prossimi mesi,
saranno decisive per il futuro dei liberaldemocratici, cattolico
popolari e riformatori e per un assetto piu’ equilibrato del panorama
politico italiano”, conclude l’esponente Cd.

Print Friendly, PDF & Email
Pubblicità

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Verified by MonsterInsights