Casal Bertone, un quartiere felice abbandonato dalle istituzioni
le riflessioni di Mauro Antonini che qui ci è nato e cresciuto.
Sorge tra la Tiburtina e la Prenestina, al centro del IV Municipio di Roma: Casal Bertone potrebbe essere considerato un piccolo borgo, quasi un paese a sé. Oggi conta circa 18mila residenti, popolato da famiglie che qui vivono da sempre e studenti. Vive sospeso, a meta tra un’oasi felice e il disinteresse totale delle amministrazioni che si sono avvicendate a Roma negli ultimi 20 anni.Oggi il quartiere si presenta così, da un lato scuole funzionanti con intere zone occupate, opere pubbliche mai finite, collegamenti tpl insufficienti, discoteche abusive, manufatti in rovina divenuti dei veri e propri relitti urbani.Dall’altro, dagli anni novanta in poi, la sinistra e i 5 stelle hanno cercato di illudere i cittadini con slogan altisonanti che si sono concretizzati in marchette elettorali, opere avveniristiche mai compiute, piste ciclabili nel nulla, centri sportivi mai realizzati, e -ultima delle boiate incomprensibili- “l’isola ambientale” .Mi chiedo se un’amministrazione può occuparsi di quanto sopra descritto quando i commercianti abbassano le serrande e vanno a cercare fortuna e lavoro in altri quartieri. Può occuparsi di questo quando il cantiere per la ricostruzione del mercato rionale è fermo da 10 anni? Può occuparsi di cose relativamente utili quando la manutenzione delle strade è inesistente e la segnaletica orizzontale invisibile? Può occuparsi di questo quando ci sono decine di edifici (scuole, depositi, alloggi etc…) soggetti ad esproprio che cadono letteralmente a pezzi in testa alle persone come se fossimo in uno scenario da film horror? Può occuparsi di tutto ciò quando la cura del verde pubblico è diventata una vera e propria barzelletta?So che queste domande sono retoriche, che probabilmente l’amministrazione non darà mai risposte, ma questi sono fatti e i cittadini di Casal Bertone non possono più aspettare. A chi, come me qui ci è nato è cresciuto, piange il cuore: da isola felice a futuro incompiuto il passo è stato, purtroppo, abbastanza breve.