Caupona, nuovi menù ed eventi a tema per un viaggio nel tempo
L’autunno si annuncia ricco di novità da Caupona. Da novembre, infatti, sarà presentato il nuovo menù “antico” elaborato dallo chef Giovanni Elefante, che valorizzerà quei prodotti del territorio campano oggi tanto apprezzati e conosciuti già dagli antichi pompeiani; nel menù “moderno” ci saranno, invece, anche prodotti e ricette più vicine a noi. Ad accomunarli entrambi sarà la freschezza dei prodotti di stagione, che è alla base di una cucina semplice e salutare. L’atmosfera antica sarà completata, poi, da eventi a tema in costumi d’epoca che catapulteranno attori e pubblico indietro nel tempo.
Caupona è il primo ristorante archeo-esperienziale ispirato alla città distrutta dal Vesuvio nel 79 d.C., dove mangiarediventa un’immersione negli usi e nei costumi della Pompei antica. Cibi e bevande, ispirati alle ricette di autori del passato come Apicio, Columella, Trimalcione, sono serviti in piatti e coppe di terracotta da personale in abiti d’epoca, per rendere l’esperienza ancora più unica e coinvolgente.
Anche tutto il resto è stato studiato per riprodurre, nei minimi particolari, le caratteristiche di una locanda e di una casa di epoca romana. L’accogliente giardino si rifà a quello di una domus, con una fontana zampillante circondata da cipressi, viti, rosmarino, aranci e limoni; sulle pareti campeggiano prezziari (in assi e sesterzi), graffiti e scritte elettorali che ricalcano quelle di una tipica osteria pompeiana. L’interno riprende il Termopolio di Vetuzio Placido e la bellissima Domus di Marco Lucrezio Frontone.
Tutti i dipinti murali e gli affreschi sono stati riprodotti a mano, come usavano fare anche i “copisti” dell’antica Pompei, dall’artista pompeiano Rosario Lamberti, coadiuvato da Rosario Esposito. La realizzazione del progetto – partito nell’aprile 2016 da un’idea dell’artista e scenografo Nello Petrucci e Francesco Di Martino, appassionato di cucina – ha richiesto circa un anno e mezzo di lavoro. Il ristorante sorge in una costruzione ad un solo livello, ottenuta dalla ristrutturazione di un casale rurale in via Masseria Curato, che riproduce fedelmente, all’interno e all’esterno, un edificio della Pompei antica.