“Anche oggi sono stati segnalati ennesimi dissesti ed allagamenti anomali nel quartiere Vomero. La Città di Napoli non sfugge alla definizione che si dà degli agglomerati urbani quali “sistema amministrativo complesso” al quale partecipano persone, con i loro bisogni da soddisfare, ed i luoghi fisici da vivere. Un Amministratore eletto, anche se non fa parte degli eletti che decidono, non può sottrarsi all’obbligo di analizzare e proporre, a chi deve decidere, i problemi che, periodicamente, vengono in evidenza, particolarmente quelli con rilevanza emergenziale. La conoscenza del “sistema Città di Napoli” impone di procedere, con speditezza, al pieno svelamento del sottosuolo urbano. Quanto si trova “sotto di noi” rappresenta la storia di Napoli, ma, per la sicurezza e la quotidianità del presente ed il futuro dei cittadini, rappresenta, per essi, la serenità della vita di ogni giorno. Quanto sta accadendo al quartiere Vomero, augurandosi che le criticità siano state svelate tutte, non essendo una novità né una eccezione, impone di attribuire una precedenza nella programmazione dell’uso del suolo non solo a Napoli, ma, forse, nell’intera Area Metropolitana, piena di cave di estrazione sotterranea, funzionali, nei secoli scorsi, alla escavazione dei materiali da costruzione, da cui anche il malaffare ha tratto lucro e vantaggi”. Così, in una nota, il Consigliere comunale di Napoli Catello Maresca.
 
“Dal 2004- prosegue Maresca -, nel territorio della Regione Campania, tutti i Comuni sono obbligati alla redazione, ed approvazione, del Piano Urbanistico Comunale. La Città di Napoli è, come molti Comuni della Campania, inadempiente. La redazione del P. U. C. impone, per la legislazione statale e regionale, preliminarmente alla redazione ed alla adozione dello strumento urbanistico comunale, indagini geologiche – geognostiche, ai fini della prevenzione del rischio”.
 
“Potrebbe essere il caso di anticipare – sottolinea Maresca -, vista anche la inadempienza ultradecennale nella predisposizione dello strumento urbanistico, la redazione di tali indagini riguardanti il sottosuolo della città, insieme ad una mappatura completa e scientifica dei sottoservizi ospitati al di sotto della viabilità cittadina, magari con la redazione, di uno specifico Piano Urbano dei sottoservizi. Rivolgiamo una preghiera al Sindaco e all’assessore Cosenza, che vediamo sui loro social particolarmente impegnati in passerelle e presentazioni di opere di dubbia utilità. Forse, una volta tanto, sarebbe opportuno mettere le mani sotto la Città, per la sicurezza e la tranquillità quotidiana dei Cittadini napoletani”, conclude Maresca.
 
 
 
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