Dopo il successo di “Storia Pettegola di Napoli” (Newton Compton editore), Chiara Tortorelli torna in libreria con “Eresia” (Homo Scrivens editore). La libreria IoCiSto in via Cimarosa a Napoli ospiterà, venerdì 10 novembre 2023 alle ore 18, la prima presentazione del nuovo libro dell’autrice partenopea.

Il Mezzogiorno ha intervistato l’autrice.

Com’è nata l’idea del libro? E che tipo di influenza Virginia Woolf ha avuto su di lei prima come lettrice e poi come autrice?

L’idea del libro è nata per raccontare le donne, la loro eresia e il loro coraggio oltre i luoghi  comuni e gli stereotipi.
Mi sono ispirata ad “Orlando” della Woolf per questo. Come la Woolf, sono interessata al tempo emozionale e non al tempo cronologico, al flusso di coscienza che scandisce gli eventi esistenziali. Soprattutto mi sono ispirata alla Woolf nel cercare di costruire una trama al di là di racconto o romanzo, che raccontasse la fluidità propria dell’Essere, che va molto oltre la definizione canonica di genere.
Uno dei “pezzi” narrativi, mi piace definirli così, dedicato a Circe, racconta un amore tra due donne che ricorda molto la storia tra Virginia e Vita Sackville-West, la “musa” che ha ispirato “Orlando”.
Sessualità e istanze femministe furono peculiari per la Woolf e questo libro recupera una sorta di “religione del corpo” dove la sacralità dell’eros diventa una chiave di approccio al contemporaneo.
Sin da ragazza ho amato leggere Virginia Woolf proprio per la capacità che le era propria di scrivere infrangendo le regole e raccontando la materia viva delle emozioni.

Che differenza c’è tra “Eresia” e il suo primo libro “Storia Pettegola di Napoli”?

Una differenza enorme…
“Storia Pettegola” nasce da una ricerca sui personaggi di un’epoca, “Eresia” nasce da una ricerca interiore.

Chi vorrebbe che leggesse il suo nuovo libro?

Soprattutto le giovani donne.
Perché trovino il coraggio di uscire dagli schemi stretti, dai giudizi soffocanti e dalle aspettative del clan sociale, familiare, relazionale.

Tre aggettivi per descrivere “Eresia”

Intenso
Divergente
Appassionato

Le donne che portano il titolo di ogni storia, cosa rappresentano per lei?

Ogni donna/archetipo rappresenta per me un’esperienza iniziatica, una prova della vita a cui rispondere con il coraggio della propria autenticità. Quel mix di creatività, potere e individualità che rende la vita qualcosa di unico che merita di essere vissuto completamente.

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