A cura di Rino Milone – Napoli una città che oggi ha vinto per certi versi, ritrosie e pregiudizi di un turismo solidale, si dimostra ancora una volta, capitale della cultura, delle bellezze paesaggistiche e del “buon cibo.
Giulio Verbini con la sua “OSTARIA PIGNATELLI” affacciata sulla Riviera di Chiaia, ci trasporta in un mondo magico fatto di sensazioni, sapori e ritrovati gusti, con un autentico rispolvero di un “passato culinario “ oramai abbandonato a ricerche continue e rivisitazioni “gustative”.

Già vincitore del “Format” di Alessandro Borghese “4 Ristoranti” il titolare della “OSTARIA “ in autentica chiave di successo, fa rivivere i propri clienti la gioia di potersi ritrovare seduti ad un tavolo, in un autentico “AMARCORD” gastronomico, fatto di ricordi e nostalgici momenti, trascorsi a pranzo con i propri “nonni”.


La nostra storia che parte dalla Magna Grecia,passando per Roma, attraversando il “Regno delle due Sicilie”, non ha mai dimenticato che nel “Paese do Sole”le tradizioni, di millenni, vanno “messe a patrimonio” e custodite per le generazioni future.
Se si pensa che ai tempi di Platone,abbiamo impastato la prima “pita” (giunta poi a Napoli durante il periodo della Magna Grecia e poi trasformatasi in “Pizza”) ci si rende conto che in questi duemila anni , di storia, Napoli, ne ha scritta… ne ha scritta tanta!
Se abbiamo stravolto i piani strategici di “Wiston Churcill”seduto al tavolo del Bar “Gambrinus”tra un sigaro ed in caffè ,e abbiamo coinvolto Bill Clinton in avvincente “faccia a faccia “con un pizza avvolta in un foglio di giornale …e allora qui a Napoli,con la cucina….ci sappiamo fare…!!!

Bisogna allora premiare chi da autentico custode delle nostre tradizioni, in questa guerra economica che avvolge il nostro paese da qualche decennio, non si è mai arreso, combattendo con le armi a disposizione e… perché no… anche con un buon piatto di pasta…


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