29 Aprile 2024

 

 “Alla prima riunione d’insediamento del nuovo Cda della Gori, non si è presentato il neo consigliere Gennaro Marasca, orientato pare, a non accettare l’incarico.  Un segnale di comprensibile disagio per il magistrato Marasca. Non ci sorprende questa defezione vista la modalità con cui la maggioranza di De Luca ha scelto presidente e parte dei consiglieri del nuovo Cda della società che gestisce il servizio idrico e di depurazione per la Ato3”.

Lo dice il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale della Campania Tommaso Malerba che aggiunge : “Quando le nomine sono frutto di contrattazioni e spartizioni tra correnti e non ispirate alla logica di mettere le persone giuste ai posti giusti può accadere di tutto”. “Non mi meraviglierei – sottolinea – se cominciasse un’opera di convincimento su Marasca per farlo recedere dalla sua decisione”.  Sulla stessa lunghezza d’onda il consigliere regionale Maria Muscarà per la quale: “Non ci stancheremo di denunciare che la società Gori è un grande carrozzone politico, in profondo rosso, che, nonostante abbia usufruito di un condono dei debiti e una comoda rateizzazione, continua ad accumulare altri debiti”. “Ci aspettavamo un Cda di alto profilo tecnico, fatto di manager, e non di area politica – conclude Muscarà – Invece constatiamo che si è utilizzato un altro criterio e uno degli stessi nominati ha ritenuto di non sciogliere la riserva se accettare o meno l’incarico”.

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