La Bellezza come cura: un evento al Senato per valorizzare la dermocosmesi sociale

Lunedì 14 aprile si è tenuto al Senato della Repubblica l’evento “La Bellezza come cura“, un’importante occasione di riflessione e confronto sul ruolo della dermocosmesi sociale nel supporto ai pazienti oncologici e alle persone in condizioni di fragilità.

L’evento, promosso dalla farmacista cosmetologa Myriam Mazza e dalla sua associazione “Ricomincio da Me“, con il supporto del Senatore Renato Ancorotti, presidente dell’intergruppo parlamentare “Benessere Salute e Bellezza”, ha visto la partecipazione di esperti del settore, rappresentanti di associazioni e istituzioni, e ha sottolineato l’importanza di un approccio multidisciplinare alla cura della persona, in cui la bellezza è intesa come benessere fisico ed emotivo.

Durante l’incontro, sono stati affrontati temi cruciali come il supporto ai pazienti oncologici attraverso protocolli di cura della pelle specifici, mirati a mitigare gli effetti collaterali delle terapie, l’importanza della bellezza come ponte tra culture, con un focus sull’etnocosmesi, e il ruolo della dermocosmesi sociale nel migliorare la qualità della vita delle persone in condizioni di fragilità.

Il Senatore Ancorotti ha sottolineato come “il benessere, la salute e la bellezza sono elementi interconnessi e fondamentali per la qualità della vita di ogni cittadino“. Ha inoltre espresso la sua convinzione che “da questo incontro emergeranno idee e proposte concrete per valorizzare sempre più la bellezza come strumento di benessere e di cura“.

Myriam Mazza, con la sua profonda “vocazione” e la sua esperienza decennale, ha illustrato come “Ricomincio da Me” si impegni a portare la bellezza, intesa come benessere fisico ed emotivo, a chi ne ha più bisogno. “La bellezza non può e non deve essere un privilegio, ma un diritto accessibile a tutti”, ha affermato, sottolineando l’importanza di un approccio multidisciplinare alla cura della persona. “La mia recente nomina come consulente tecnico scientifico dell’Intergruppo mi riempie di entusiasmo e mi porta a trasferire tutta la mia esperienza in un ambito istituzionale, affinché la cosmesi sia sempre più riconosciuta come importante coadiuvante dei percorsi di cura – ha raccontato Mazza – . Osservando le fragilità, le disuguaglianze e le difficoltà che spesso accompagnano la malattia o determinate condizioni sociali, ho sentito un impellente bisogno di agire, di mettere le mie competenze al servizio di chi si trova in una situazione di vulnerabilità. Così è nato “Ricomincio da Me”, un progetto che, con il passare degli anni, è diventato un’associazione che opera su tutto il territorio nazionale, organizzando laboratori e iniziative informative sulla dermocosmesi oncologica, la paidocosmesi e l’etnocosmesi. “Ricomincio da Me” non è semplicemente un’offerta di prodotti o trattamenti; è un sostegno concreto per coloro che affrontano le sfide della malattia oncologica, aiutandoli a mitigare gli effetti collaterali delle terapie sulla pelle e a ritrovare un po’ di benessere e fiducia in sé stessi. L’esperienza maturata con questo progetto mi ha aperto gli occhi su un altro aspetto fondamentale: la bellezza come ponte tra culture. La mia specializzazione in etnocosmesi è nata dal desiderio di rispondere alle esigenze specifiche di persone provenienti da diverse etnie, riconoscendo la ricchezza e la diversità delle tradizioni legate alla cura del corpo. I nostri laboratori di etnocosmesi non sono solo momenti di apprendimento pratico, ma anche occasioni di scambio culturale e di valorizzazione delle identità“.

All’incontro è intervenuto anche il Prof. Antonino Di Pietro, dermatologo, che ha sottolineato l’importanza della cura della pelle per i pazienti oncologici, affermando che “mantenere una pelle idratata, elastica e luminosa può dare un senso di normalità e forza, contribuendo a un atteggiamento positivo”.

L’evento ha visto anche la partecipazione di esponenti di Cosmetica Italia – Associazione nazionale imprese cosmetiche che hanno illustrato l’esperienza de La forza e il sorriso Onlus, primo progetto collettivo di responsabilità sociale del settore cosmetico a favore della popolazione femminile colpita da tumore attraverso la realizzazione di laboratori di bellezza gratuiti di skincare e make-up attivi in tutta Italia. In particolare, Renato Sciarrillo, vicepresidente di Cosmetica Italia, ha dichiarato: “L’industria cosmetica offre un contributo essenziale allo sviluppo del Sistema Paese e alla tutela del benessere delle persone grazie al suo valore economico, scientifico e sociale. Se si considera l’intero sistema economico della cosmesi, il fatturato generato è di 40 miliardi di euro. In più, il comparto è letteralmente guidato dalla scienza: basti pensare che circa il 6% del fatturato delle aziende viene investito in ricerca e sviluppo. Occorre poi ricordare che il cosmetico è un bene indispensabile, importante per l’autostima e la vita quotidiana: rientra appieno nella salvaguardia del benessere l’attività promossa da La forza e il sorriso Onlus che oggi raccontiamo in questa prestigiosa sede”.

Filippo De Caterina, vicepresidente di Cosmetica Italia e membro del Comitato de “La forza e il sorriso Onlus”, ha aggiunto: “Nella quotidianità di ognuno di noi, i cosmetici accompagnano gesti che rispondono a esigenze fondamentali di igiene, cura di sé, benessere, prevenzione e protezione. Possiamo parlare di un vero e proprio valore sociale del cosmetico: si tratta di prodotti riconosciuti come alleati in ogni momento della vita per sentirsi bene con se stessi e con gli altri. È in questo scenario che risalta il valore de La forza e il sorriso Onlus. Un binomio vincente che unisce competenza, coerenza e impegno autentico a supporto di un’iniziativa che mette al centro le donne in trattamento oncologico e la rilevanza sociale dei cosmetici per il benessere delle persone. Questo impegno concreto si traduce nella realizzazione di laboratori di bellezza gratuiti su tutto il territorio nazionale, a sostegno di chi affronta con coraggio la malattia oncologica sul modello del programma internazionale Look Good Feel Better oggi presente in 27 Paesi del mondo: dal 2007 sono stati realizzati oltre 5.200 laboratori di bellezza in 57 strutture (ospedali ed enti) del territorio nazionale coinvolgendo circa 25.000 donne partecipanti».

Insomma, l’evento “La Bellezza come cura” ha aperto nuove prospettive sulla dermocosmesi sociale, evidenziando il potenziale innovativo di un settore in continua evoluzione. L’integrazione di competenze scientifiche e sensibilità umana rappresenta un passo avanti fondamentale per migliorare la qualità della vita di chi affronta sfide di salute e fragilità.

 

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