Il mondo della ricerca lancia da Napoli un messaggio chiaro: la vera rivoluzione in ambiti come la medicina, l’energia e la finanza potrà avvenire grazie ad intelligenza artificiale e computazione quantistica.
Per l’Icar CNR – che oggi ha celebrato a Napoli i suoi primi venti anni – nel prossimo futuro, con un lavoro intenso di ricerca, applicazione e sperimentazione, potremmo risolvere problemi che ad oggi sono ancora intrattabili.
A sostenerlo è tutta la comunità scientifica internazionale presente all’evento-workshop dal titolo “Passato, presente e futuro” promosso dall’Icar CNR ein corso fino a domani all’Hotel Royal Continental del capoluogo campano.
Ci vogliono strumenti innovativi per la drug discovery, la sostenibilità climatica, le previsioni meteo e in generale in tutti gli ambiti di maggiore rilievo per la vita quotidiana della nostra società.
La presidente del Cnr, Maria Chiara Carrozza, precisa “Il quantum computing è una delle strade che si prospettano per il futuro di Icar, ma in generale per tutta la ricerca scientifica. Dobbiamo guardare avanti alle future tecnologie abilitanti e alla rivoluzione che sono in grado di determinare in settori decisivi per la nostra esistenza”.
L’ICAR ha recentemente attivato importanti attività verso la Quantum Intelligence, per proporre soluzioni sempre più innovative e capaci di sfruttare le enormi potenzialità dei computer quantistici.
““Parliamo di calcolatori molto potenti che, con una tecnologia che si basa sulla fisica quantistica, potranno risolvere problemi per la soluzione dei quali oggi anche il più potente dei computer impiegherebbe centinaia di anni. Le prime applicazioni le potremo vedere già nei prossimi 5 anni” ha precisato Giuseppe De Pietro, direttore Icar CNR.
La ricerca, però, non viaggia mai da sola. Per questo l’Icar CNR ha voluto che, in queste giornate di confronto, fossero coinvolte anche le realtà imprenditoriali che stanno investendo nell’applicazione di nuove tecnologie e in una nuova generazione di sistemi informatici.
Nel corso del workshop c’è stato un susseguirsi di interventi di grandi e piccole aziende, volti a illustrare le strategie e le aspettative del mondo industriale in settori di avanguardia.
“Il valore aggiunto di queste giornate è stato incontrare aziende italiane, di cui molte del Sud, con cui approfondire l’aspetto più importante di questa rivoluzione: l’applicazione della ricerca grazie a chi offre servizi ingegneristici ed è impegnato nella transizione digitale” ha concluso De Pietro.