2 Maggio 2024

Al Teatro “Delle Palme” è andato in scena lo spettacolo , di Barbara Bonaccorsi per la Regia di Gianni Villani.Prendendo spunto da un’idea del Soprano Olga De Maio e il Tenore Luca Lupoli dell’Associazione “Noi per Napoli”, lo spettacolo risulta vincente per aver unito dueespressioni artistiche: il teatro e il canto lirico.

Un accostamento che ai più potrà apparire azzardato, ma assistendo allo spettacolo ci sirende conto di quanto i due generi riescano a fondersi magistralmente: le canzoni suggellano gli intermezzi teatrali che permettono allo spettatore di ripercorrere i momenti salienti della vita del grande cantante partenopeo, dalla nascita all’ascesa sociale e artistica, dal fallimento al San Carlo alla gloria americana, dai numerosi flirt agli amori più tormentati. Voce narrante della messa in scena è il Barone Procida, il più spietato critico di EnricoCaruso, che decretò il suo fallimento in terra natia. Il suo interprete, il bravo Maurizio Rata,è un valido Virgilio che guida il pubblico nell’anima di Enrico Caruso.
Grazie ad un cast valido ed emozionante, è stato possibile osservare il lato più umano dell’artista, ciò che si celava dietro il mito. La regia di Gianni Villani ha saputo tessere elegantemente il traitd’union tra la lirica e le scene teatrali, che si sono susseguite dissolvendosivicendevolmente. Una macchina teatrale che segue il ritmo delicato del ricordo, una regiache punta alternativamente l’attenzione sul momento musicale e sulle pièce teatrali.Massimo Bonaccorsi è un intenso Enrico Caruso, credibile nel ruolo di Ada Giachetti MairaBaldari, Barbara Bonaccorsi interpreta una struggente e convincente Rina Giachetti, eternaseconda nel cuore di Caruso. Le donne della vita di Enrico, tasto dolente e gioiaintermittente del tenore. Sulle arie di famose opere liriche e celebri canzoni della tradizione napoletana, prendonovita i personaggi che hanno fatto parte della vita di Enrico Caruso, conferendo unadimensione tridimensionale alla musica.Quello che poteva risultare un semplice concerto, si arricchisce e viene valorizzato dalle scene teatrali: seguire lo svolgersi della vicenda permette di gustare e comprendere più a fondo la scelta dei brani, gli attori riescono a trasmettere le emozioni vissute dal grande tenore, l’importanza della riconoscenza per Enrico Caruso, che fu sempre legato all’amico che lo introdusse al mondo della lirica Eduardo Missiano, interpretato dal promettente Fabio Felsani, il rapporto turbolento con il Maestro Vergine che intuì le potenzialità del giovane Enrico, interpretato dal brillante Maestro compositore Sergio De Simone, e tutti gli altri che segnarono la vita dell’artista, si avvicendano prendendo vita sul palcoscenico.
Strabilianti le interpretazioni degli artisti del San Carlo, il Baritono Marco Cristarella Orestano, il Soprano Olga De Maio, il tenore Lucio Lupoli e il tenore Luca Lupoli.Gli altri attori in scena: Maria Senese, Luciano Scarpati, Mariano Grillo

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