28 Aprile 2024

Prove gratuite sabato 6 giugno sul lungomare Trieste (piazzale Poste)

 

Un ossimoro per raccontare non solo un prodotto ma una storia. E di come a volte le scoperte nascono per caso o per necessità: dal garage di Savona ad un’azienda che si appresta a conquistare il mondo, ecco l’evoluzione straordinaria della storia di Paolo Badano e della sua Genny 2.0, il mezzo di trasporto per la mobilità alternativa delle persone disabili oggi venduta in tutto il mondo.

Ma per favore, non chiamatela sedia a rotelle. Perché per Paolo e per chi la usa Genny 2.0 è davvero molto di più. Paolo è Paolo Badano, imprenditore di origine savonese, uomo ostinato, caparbio e curioso: 20 anni fa un incidente in moto gli toglie l’uso delle gambe. Paolo non si arrende all’utilizzo scomodo della tradizionale sedia a rotelle, cerca e vuole qualcosa di più. Nel 2009 l’attenzione di Paolo viene rapita dal Segway PT, il mezzo elettrico auto-bilanciante dotato di due sole ruote ideato dall’americano Dean Kamen. Essendo Segway un mezzo che impone la posizione eretta da parte del suo utilizzatore, l’idea di Paolo è quella di rendere fruibile questa tecnologia anche al “popolo dei seduti”, come lui stesso lo definisce. Nasceva così il progetto Genny e il primo prototipo.

Genny assicura libertà di movimento grazie a un sistema di stabilizzazione basato su una rete di sensori elettrici. In sostanza a differenza dell’uso della tradizionale sedia a rotelle, le braccia e le mani di chi utilizza Genny sono libere, permettendo ai suoi utilizzatori gesti semplici ed essenziali: passeggiare con qualcuno mano nella mano, portare a spasso il cane, mangiare un gelato in movimento. Genny reagisce e si muove al movimento del busto seguendo lo stesso principio autobilanciante del Segway.

Per oltre due anni Paolo lavora e collabora a questa realizzazione, affrontando con determinazione le problematiche che mano a mano si presentavano e mantenendo come obbligo primario la garanzia di sicurezza per i futuri utilizzatori. “Più andavo avanti più mi rendevo conto che ciò che avevo creato rappresentava davvero una rivoluzione. Perché Genny si muove su due ruote e non su quattro, ha un’autonomia di 25/30 km, circa 8 ore, può fare salite e discese su qualsiasi terreno. Non ha né freno né acceleratore, segue in modo intuitivo il movimento del corpo e lascia le mani libere, per poter fare tutto quello che vuoi senza bisogno di fermarti. Genny mi aveva restituito indipendenza e libertà. A quel punto ho iniziato a sentire la responsabilità di condividere con più persone possibili la mia idea”, prosegue Paolo Badano. Se il mondo degli ausili legati alla disabilità era da sempre suddiviso nei segmenti AW (Active Wheelchairs), le classiche sedie a rotelle manuali, e PW (Power Wheelchairs), ausili manovrati da leve di comando, la rivoluzionaria Genny dava vita al nuovo segmento di mercato APW, Active Power Wheelchairs, dispositivi medici tecnologici che convertono l’utilizzatore a leva di comando grazie al sistema auto-bilanciante.
Oggi, dopo quel primo prototipo, molti passi importanti e l’esclusivo accordo con Segway Inc. e Deka Research (rispettivamente produttore e inventore della tecnologia autobilanciante) per la produzione e la commercializzazione di Genny come dispositivo medico a livello europeo, Paolo Badano è a capo di Genny Mobility SA, l’azienda da lui fondata come dice Paolo stesso “per realizzare un mezzo ad altissima tecnologia che migliori la vita di chi la utilizza e mandi in pensione la sedia a rotelle”.

Attualmente Genny Mobility SA è presente a livello mondiale con una rete di distributori ma è destinata a crescere in modo esponenziale perché risponde alle reali necessità di persone che desiderano andare oltre i limiti imposti dalle comuni sedie a rotelle. “Spingere una sedia a rotelle è limitativo, per questo nei 15 anni successivi all’incidente ho sempre pensato a qualcosa che potesse migliorare la qualità della mia vita e di chi mi sta accanto, aiutandomi a superare una serie di barriere reali e psicologiche. Qualcosa che consentisse a me di muovermi in maggiore libertà e autonomia, e agli altri di non limitarsi a vedermi come disabile. Grazie a Genny ho scoperto un altro modo di guardare il mondo. Ora voglio provare a cambiarlo”, conclude Paolo Badano.

Sabato 6 giugno 2015 Genny sarà a Salerno in Piazza delle Poste (Lungomare Trieste): è prevista una sessione di prove gratuite per permettere a chi non la conosce di scoprire da vicino tutte le caratteristiche e potenzialità di Genny, e verificare di persona i vantaggi fisici e di accessibilità offerte dal dispositivo.
L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Salerno.

 

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