2 Maggio 2024

In mostra fino al 23 agosto 2015, al Palazzo Zevallos di Stigliano, in via Toledo a Napoli, i manifesti di propaganda della prima guerra mondiale. Numerose opere e nomi importantissimi della pittura, della grafica e dell’illustrazione italiana: Dudovich, Mauzan, Cambellotti, Mazza, Finozzi, solo per citarne alcuni.

La mostra, dal titolo La Grande Guerra. Società, propaganda, consenso, curata da Dario Cimorelli e Anna Villari, evoca il clima frenetico e pieno di inquietudine di quegli anni, attraverso immagini volute e pensate per ottenere consenso e supporto, anche economico, alla guerra del 1915-18.

In questo lungo triennio, che sconvolge il paese, si pongono anche molti problemi di carattere mediatico e comunicativo. Come informare la popolazione di quel che succede al fronte? Come ottenere consenso e supporto economico alle imprese belliche? Come avvertire la gente dei pericoli del nemico? I migliori pittori e illustratori vengono coinvolti per creare immagini incisive e coinvolgenti. Alcuni di essi organizzano intere mostre per donare il ricavato a vedove e mutilati di guerra.

La Grande Guerra, che si credeva piccola e di breve durata, diventa estesa e dispendiosa. L’Italia impoverita dalla precedente campagna di Libia, decide di emettere titoli di debito pubblico per raccogliere fondi. L’operazione grazie al tam-tam comunicativo raggiunge cifre altrimenti impensabili, passando da 1,5 milioni di lire a più di 6 milioni in due anni. Viene così ribadita la potenza persuasiva delle immagini pubblicitarie.

La Guerra viene dunque combattutta anche con le armi della comunicazione. Spesso le immagini create dai vari artisti sono dense di retorica e stereotipi: contadini laboriosi intenti a supportare lo sforzo bellico, invasori efferati da tenere lontani, soldati e combattenti eroici, madri e bambini indifesi.

Le sale espositive ospitano anche audiovisivi e installazioni multimediali attraverso i quali è possibile visionare rari filmati e ricostruire alcuni importanti passaggi del conflitto.

In mostra anche alcuni poster di propaganda di altre nazioni, quali ad esempio gli Stati Uniti d’America, la Francia e l’Inghilterra. Le immagini attingono grosso modo agli stessi stereotipi, con alcune interessanti novità per l’epoca, come la rappresentazione delle armi realmente utilizzate in battaglia.

Una piccola sezione è dedicata anche al cinema di guerra. È visionabile infatti una piccola raccolta di film d’epoca provenienti dalla cineteca Nazionale di Bologna e alcuni spezzoni di opere più recenti sulla grande guerra, come Purificazione, con Eduardo e Titina De Filippo oppure La Sciantosa con Anna Magnani e un giovanissimo Massimo Ranieri.

Con lo stesso biglietto della mostra è possibile visitare l’intero palazzo Zevallos di Stiglianoche che ospita una collezione permanente con opere di Caravaggio, Solimena e Giordano. Interessante anche la saletta con le più belle opere di Vincenzo Gemito e quella contenente numerosi quadri della Scuola di Resina.

Articolo e fotografie Carmine Luino

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