“h. 19.30 appuntamento con Beatrice”
A Napoli nella Chiesa Donnaregina vecchia, nell’ambito degli eventi del Museo diocesano, va in scena “h. 19.30 appuntamento con Beatrice”. Un “incontro ravvicinato” con la prima donna a lasciare una traccia indelebile nella nascente letteratura italiana: Beatrice Portinari, ideato da Rosi Padovani con il sostegno de “Il Teatro cerca casa”. Una rilettura della Divina Commedia alla ricerca di un universo femminile ancora attuale e sorprendente. L’appuntamento con Beatrice è informale, 
ma confidenziale, raccontato dalla professoressa Patrizia Zenga esperta dantista, e supportato dalle letture di Federica Aiello e dalle proiezioni visive e sonore di Francesco Landi e Francesco Chirico. “Una lettura alla portata di tutti, un Dante “insolito”, che si trasforma in un amico incontrato per strada, in noi stessi, in un viaggio verso un cambiamento possibile” come spiega l’ideatrice. Sullo sfondo: le stazioni metropolitane, i viaggiatori e gli squarci della città, in un’atmosfera avvolta dalle musiche di gruppi come i Pink Floyd, i Genesis, “che non rimandano al Dante dei libri di scuola, – commenta la Padovani – ma al vivere quotidiano, all’intimità delle coscienze, ai gesti consueti di ogni giorno”. La Lectura Dantis è nella Chiesa di Donnaregina Vecchia, edificata tra il XIII ed il XIV secolo, e completata nel 1316 grazie alle donazioni di Maria D’Ungheria, moglie di Carlo II D’Angiò. A lei è dedicata una delle opere più rilevanti della Chiesa: lo splendido monumento sepolcrale opera di Tino di Camaino. L’incontro con Beatrice avviene tra gli affreschi attribuiti alla scuola di Pietro Cavallini che, miracolosamente sopravvissuti ad un incendio del 1390, costituiscono il più vasto e interessante ciclo trecentesco conservato a Napoli ed unico in Europa.
