13 Maggio 2024

Dal 25 al 27 Settembre a Napoli c’è YALLAFEST, il primo festival dell’intercultura organizzato dal Servizio Regionale di Mediazione Culturale YALLA e patrocinato dal Comune e dall’Accademia Di Belle Arti di Napoli.

 

A partire da venerdì 25 settembre in piazza Dante, dalle ore 17.00, cominceranno tre giorni di musica, dibattiti, libri, arte, teatro, enogastronomia e giochi all’insegna della partecipazione e della diversità. Un’occasione per raccontare una regione multietnica, dove, dalle case, si sentono provenire dialetti napoletani e cingalesi, profumi di basilico e di curcuma, e persino le musiche dei neo-melodici che si miscelano con i ritmi e le sonorità del yallafestdefMaghreb e dell’Africa. La coesistenza di culture diverse è da sempre legata alla storia della Campania, fin dai tempi della Magna Grecia; sono i protagonisti ad essere cambiati, e con essi anche gli strumenti e i prodotti di questa cultura dell’integrazione che, seppur faticosamente, è divenuta espressione di un vivere quotidiano. In un momento drammatico per la difficoltà di costruire risposte al dramma dei profughi fuori dalla retorica dell’assedio, queste giornate in piazza Dante vogliono essere uno sguardo che va oltre le narrazioni tossiche del razzismo e della paura.  YALLA FEST si misurerà con questi temi criticando la logica dell’emergenzialismo e al tempo stesso raccontando, con la voce stessa dei protagonisti, la riorganizzazione sociale e culturale che anima questa Campania che ci piace!
Il cambiamento della costituzione materiale della nostra società cui non sempre la politica riesce a stare dietro. Incontri, mostre, proposte narrative e musicali: dalle giovani blogger di seconda generazione che ci offrono sguardi nuovi sulle trasformazioni e i problemi dei nostri territori alle proposte narrative ispirate dalla Campania interculturale. Sul Palco si alterneranno gruppi musicali autoctoni di provata cultura antirazzista, da Jovine agli E’zezi, Maurizio Capone, The Gentlemen’s Agreement, Franco Del Prete e Dolores Melodia, ma anche gli srilankesi Paragon, l’Orchestra Multietnica Mediterranea e tanti altri…  Gabriella Ghermandi, scrittrice italo-Etiope, insieme a musicisti italiani ed etiopi degli Ethiocolor (un nome di rilievo internazionale nel campo della world music) presenterà Atse Tewodros Project: una rielaborazione tra jazz e musica tradizionale del corno d’Africa delle canzoni e narrazioni della resistenza Etiope al colonialismo italiano. Un concerto nell’ottantesimo anniversario dell’invasione dell’Etiopia.  Perché mentre tanti dei rifugiati che sbarcano sulle coste italiane provengono dal corno d’Africa, la coesione sociale si ricostruisce anche a partire dalla rielaborazione sociale delle troppe memorie rimosse.

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