29 Aprile 2024

“Dirigenti a giudizio per brogli elettorali. Intervenga il ministro Orlando.In tempi nei quali la magistratura ed il ministero della Giustizia si distinguono per la sollecitudine degli interventi atti a stroncare estorsioni e malversazioni nella pubblica amministrazione, fa eccezione l’incredibile storia che riguarda l’Ordine nazionale dei Biologi. Per tale Ordine, infatti, il Tar ed il Consiglio di Stato, accertati brogli elettorali, hanno decretato l’annullamento delle elezioni svoltesi nel giugno del 2012. E tuttavia il ministero vigilante, quello di Giustizia, non ha provveduto ancora a commissariare l’ente consentendo così ai dirigenti dichiarati decaduti, di poter continuare nell’ordinaria e straordinaria amministrazione gestendo bilanci milionari e continuando a percepire consistenti appannaggi mensili”. Lo denuncia, in una nota, il senatore del gruppo ALA-SC Vincenzo D’Anna che è anche presidente di FederLab Italia, l’associazione di categoria maggiormente rappresentativa dei laboratori di analisi cliniche e dei centri poliambulatori privati accreditati (con oltre 2.000 strutture associate presenti su tutto il territorio nazionale).
“Il colmo della vicenda – aggiunge D’Anna – è che gli stessi organi dichiarati illegittimi hanno provveduto, appena stamani, ad indire, per il 21 giugno prossimo, le nuove elezioni, violando per altro, i termini previsti dalla legge elettorale che disciplina l’elezione all’Ordine. E’ solo il caso di ricordare che alcuni di quei dirigenti, nel giugno del 2016, sono stati rinviati a giudizio proprio per i falsi inerenti ai brogli elettorali e che la causa pende davanti al tribunale di Roma nel mentre, sempre per alcuni di essi, è stata richiesto anche il rinvio a giudizio per peculato (si parla di 400mila euro), decisione che sarà assunta, in questi giorni, dal competente gip presso il tribunale di Roma”.
“Inoltrerò un esposto al procuratore della Repubblica di Roma e sollecito fin d’ora il ministro Orlando e quanti hanno la responsabilità di intervenire, a porre fine a questa squallida e illegittima storia” conclude D’Anna.

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