13 Maggio 2024
Martedì 25 Ottobre 2016, alle ore 17.30
MEMUS Museo e Archivio storico del Teatro di San Carlo di Napoli

Luciana Savignano ripercorre le tappe della sua brillante carriera, condotta sui palcoscenici di tutto il mondo, al fianco dei coreografi e dei danzatori più rappresentativi della seconda metà del Novecento. Traendo spunto dalle competenti domande e dalle minuziose ricerche storiche di Emanuele Burrafato, che insieme a lei ha anche danzato, la Savignano ricorda le collaborazioni con personalità straordinarie quali Maurice Béjart, Roland Petit, Paolo Bortoluzzi, Rudolf Nureyev, Alvin Ailey, Mario Pistoni, di cui spesso regala un ritratto toccante ed esclusivo. Recensioni, profili critici, interviste inedite e raro materiale fotografico illustrano il suo percorso artistico, evidenziando le peculiarità di una danzatrice unica e irripetibile, capace di incarnare sulle scene una femminilità diversa e lontana da ogni stereotipo di ballerina.

Il racconto prende vita a Milano, tra le mura della scuola del Teatro alla Scala, e si sposta subito dopo sul suo palcoscenico, fino a toccare i teatri più importanti del globo, tra gioie e dolori, successi e solitudine, in un mondo a volte feroce alle cui leggi Luciana non si piega. Ma il vero viaggio è interiore, alla ricerca e alla scoperta di sé

attraverso l’amore per la danza, che per la Savignano è passione unica, duratura, totale e incondizionata.
Emanuele Burrafato
Danzatore, insegnante, scrittore, storico di danza, è laureato in Arti e Scienze dello spettacolo presso la facoltà di Scienze Umanistiche dell’Università La Sapienza di Roma. Ha danzato nei corpi di ballo dei teatri San Carlo di Napoli, Arena di Verona, Teatro Verdi di Trieste, e nelle compagnie Aterballetto, Danzare la Vita di Elsa Piperno, Aton Dino Verga Danza. Come primo ballerino, tra gli altri spettacoli, in Pinocchio di Fabrizio Monteverde al
Teatro Regio di Torino, e nel Concilio dei pianetidi T. Albinoni per la celebrazione del cinquantennale dei Solisti Veneti, con la regia di S. Poda. È stato coreografo al Conservatorio di Torino. Per la Casa Editrice Gremese ha pubblicato nel 2013 il volume Elisabetta Terabust, l’assillo della perfezione; su Elisabetta Terabust, ha collaborato

inoltre alla trasmissione di Vittoria Cappelli per “Progetti di danza” (Rai5), e per il galà Ritratto d’artista, organizzato da Daniele Cipriani.

Luciana Savignano
si forma presso la Scuola di Ballo della Scala di Milano nella quale si diploma in seguito ad un periodo di perfezionamento al Teatro Bol’šoj di Mosca. Nel 1968 Mario Pistoni la sceglie come ballerina solista
per il Mandarino Meraviglioso, su musica di Béla Bartók, con il quale ottiene la sua prima importante affermazione nel mondo della danza.
Nel 1972 diventa prima ballerina alla Scala per diventare tre anni dopo, nel 1975, étoile. Maurice Béjart la invita nella compagnia Ballet du XXe siècle dove interpreta la Nona Sinfonia; in seguito Béjart crea per lei Ce que l’amour me dit conJorge Donn. Interpreta inoltre Romeo e Giulietta, Bakti, Bolero, Leda e il cigno e contemporaneamente alla Scala danza nel Lago dei Cigni, La Bisbetica Domata e Cinderella.
Nel 1994 Maurice Béjart la fa danzare ne La Voce tratta da La Voix Humaine di Jean Cocteau. Nello stesso anno si esibisce negli spettacoli A la memoire (Mahler), Carmina Burana (Orff) e in Orfeo (Stravinsky).
Dal 1995 collabora con la coreografa Susanna Beltrami con la quale fonda nel 1998 la Compagnia Pier Lombardo Danza (oggi: Compagnia Susanna Beltrami). Dal sodalizio con la Beltrami viene prodotto anche lo spettacolo “Ukiyo-E – il fluire di una stella” eseguito in diversi teatri italiani. Nel 2009 è uno dei giudici del talent show di Rai 2, Italian Academy 2.
Nelle stagioni 2010-2011 interpreta, in tournée in Italia, il ruolo della Regina Thalassa nello spettacolo Shéhérazade del Balletto del Sud; nel settembre 2012 interpreta il ruolo di Don Juan nell’omonimo spettacolo del coreografo Massimo Moricone al Teatrino di Corte del Palazzo Reale (produzione del Teatro San Carlo di Napoli).
Negli stessi anni si ricordano, inoltre, le importanti collaborazioni con il coreografo Micha van Hoecke realizzate al Teatro alla Scala di Milano e al Ravenna Festival.
Luciana Savignano è impegnata anche nel sociale, come testimonial a titolo gratuito, delle associazioni italiane confederate per il morbo di Parkinson.
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