29 Aprile 2024

Il deputato in missione insieme alla Commissione Anticontraffazione presso le aziende casearie del casertano, su invito del Consorzio di Tutela della Bufala Campana Dop

“Il settore caseario campano ha saputo attuare in maniera virtuosa le nuove norme sulla tracciabilità. Questo dimostra che, quando vengono applicate, le leggi portano un beneficio sia alla collettività che alla stessa economia del Paese”. E’ quanto dichiara l’onorevole Mario Caruso, presidente di Italia Civile Popolare e membro alla Camera del gruppo Des-Cd, in missione nei giorni scorsi insieme alla Commissione Anticontraffazione presso diverse aziende della filiera bufalina di Caserta, su invito del Consorzio di Tutela della Bufala Campana Dop.

“Le aziende che abbiamo visitato hanno adottato misure di altissimo livello per tutelare la qualità dei propri prodotti e, di conseguenza, la salute dei consumatori – aggiunge il deputato -. È importante tenere elevati gli standard di controllo sulla genuinità dei latticini, così come degli altri alimenti che tutti noi mangiamo. L’attenzione nei confronti di un’alimentazione sana cresce sempre di più nell’opinione pubblica, grazie anche alle numerose campagne promosse a livello istituzionale, ma la difesa della salute dei cittadini passa soprattutto attraverso queste azioni concrete”.

La delegazione, composta da quattordici parlamentari e dal presidente della Commissione Anticontraffazione Mario Catania, ha visitato dapprima il caseificio artigianale ‘Colonne’ di Castel Volturno e poi lo stabilimento ‘Mandara’ che esporta ngli Stati Uniti, Giappone, Cina, Russia, Corea, Emirati Arabi e Australia.

“Le aziende come Mandara, nata nel secondo dopoguerra, ancora oggi a conduzione familiare e giunta alla sua terza generazione, rappresentano un esempio per tutto il settore alimentare poiché è riuscita a crescere senza intaccare la qualità” prosegue Caruso a proposito della società campana che, ogni anno, effettua 90mila analisi lungo tutta la filiera produttiva.

Secondo i dati resi noti dal Consorzio, i 1.400 allevamenti dell’area Dop risultano oggi tra i più monitorati tanto che, su base annua, si è registrata una crescita dei controlli del 5,2 per cento. “L’export rappresenta un capitolo sempre più importante per l’economia italiana, in particolare per l’agroalimentare. È giusto e doveroso, quindi – conclude il deputato -, fare in modo che, alla crescita delle esportazioni, si accompagni anche un incremento dei livelli di controllo e di tutela”.

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