16 Maggio 2024

«Finalmente con questa legge di stabilità 2015-16 si guarda con attenzione a coloro i quali sono il futuro del nostro Paese: i giovani. In particolare è grazie a due emendamenti alla legge di stabilità che si va nella direzione di offrire garanzie e tutele ai giovani professionisti». Lo dichiara il presidente della Commissione parlamentare di vigilanza sugli enti previdenziali, Lello Di Gioia commentando il senso degli emendamenti approvati in Commissione Bilancio per la legge di stabilità che sta per approdare in Aula della Camera dei deputati per la discussione. «Si tratta – spiega –  in particolare, da un lato, dell’emendamento, a mia prima firma, che permetterà agli studenti iscritti al quinto anno dei corsi di laurea in medicina e chirurgia, di odontoiatria e assimilate, di iscriversi alla Cassa di previdenza medica (l’Enpam). I “nuovi medici del futuro” avranno così la possibilità di poter beneficiare di tutte le agevolazioni previste dall’ordine in materia previdenziale ed assistenziale».
Il secondo emendamento, che reca sempre la prima firma del presidente Di Gioia, pone fine all’ambiguità previdenziale degli esperti contabili, iscritti alla sezione B dell’Albo, che esercitano la professione con carattere di continuità. «La norma per gli studenti di medicina – chiarisce – darà, inoltre, ai laureandi la possibilità di ricevere un prestito d’onore, proseguendo così sulla strada, già intrapresa dal Governo, di rafforzare e sostenere il rapporto università-ricerca. È su questa linea che, con la Commissione che presiedo, si sta valutando la possibilità di poter estendere tali salvaguardie anche ad altre categorie di giovani professionisti che potranno, in tal modo, beneficiare di più garanzie e maggiori certezze nel momento incerto e delicato che segna il passaggio tra la fine del percorso universitario e l’inizio della carriera professionale».
Per quanto riguarda il secondo emendamento, «si tratta – sottolinea il presidente della Commissione che vigila sugli enti previdenziali – di una certezza per il futuro che abbiamo il dovere di non negare a tale categoria di professionisti, i quali adesso potranno regolarmente iscriversi alla Cassa nazionale di previdenza e assistenza a favore dei ragionieri e periti commerciali (Cnpr); nel caso di successiva abilitazione a dottore commercialista, quindi con iscrizione alla sezione A dell’albo unico, saranno obbligati ad iscriversi alla Cassa dei dottori commercialisti (Cnpadc). In questa maniera non soltanto la Cassa dei ragionieri vedrà aumentare il numero dei propri iscritti ma si darà finalmente una collocazione certa a tali professionisti ai fini della pensione e si spiana la strada delle casse di previdenza per i giovani professionisti» – conclude il presidente Di Gioia.

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