19 Maggio 2024
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Il team di esperti della cattedra di Diritto bancario del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Napoli Federico II, ha organizzato il 4 marzo alle 9.30 nell’aula Pessina del Dipartimento di Giurisprudenza, un convegno di studi dedicato al professore Gustavo Minervini ad un anno dalla sua scomparsa.

 

ll convegno vuole analizzare il principale modello gestionale per lo svolgimento dell’attività bancaria – la c.d. banca universale – nella prospettiva di un eventuale ritorno a forme di specializzazione funzionale dell’impresa bancaria. La crisi finanziaria difatti ha messo in evidenza che lo svolgimento di attività di investimento speculative ad elevato rischio può comportare conseguenze negative per la stabilità della banca e del sistema finanziario. L’Unione Europea e gli Stati membri hanno intrapreso un percorso di radicale trasformazione della regolamentazione e della vigilanza in ambito bancario, partendo dall’istituzione della Banking Union. La gravità della crisi finanziaria e la necessità di ridurre le probabilità e l’impatto del fallimento delle banche più grandi ha però portato a valutare la necessità di ulteriori misure regolamentari demandando tale compito, nel novembre 2011, ad un gruppo di esperti ad alto livello (“HLEG”) presieduto da Erkki Liikanen(Governatore della Banca di Finlandia). Nell’ottobre del 2012 il gruppo ha presentato una relazione (Report of the European Commission’s High-level Expert Group on Bank Structural Reform) nella quale indica come necessaria, oltre alle norme della Banking Union, una ristrutturazione del settore bancario.

Sulla base del Rapporto la Commissione europea ha varato una proposta di regolamento, nel gennaio del 2014, poi approvata a giugno 2015 dall’Ecofin. Tale proposta prevede che non vi possa essere commistione tra banca commerciale e banca d’affari, ovvero tra risparmi dei cittadini e attività speculative. Il regolamento propone la separazione di tali attività almeno per le banche di rilevanza sistemica. Secondo l’Ecofin a dispetto delle recenti e rivoluzionarie riforme poste in essere in ambito europeo nel settore bancario, si ritiene tuttora che molte banche e grandi gruppi siano ancora “too big to fail” o talora “too big to save” e soprattutto ancora troppo ingestibili e complessi da vigilare o far fallire, nel caso, in modo ordinato. Secondo tale proposta le attività diverse da quelle di “trading proprietario” o dalla compravendita di titoli di stato dovranno essere sottoposte ad una valutazione di rischio, che se ritenuto eccessivo dall’autorità competente, porta alla separazione del trading dall’istituzione di credito principale, a un aumento dei requisiti del capitale o ad altre misure prudenziali.

Nel frattempo, alcuni Paesi, protagonisti nei principali scenari dei mercati internazionali – Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania e Belgio – hanno realizzato, con limiti e modalità diverse, importanti riforme nazionali in ambito bancario imponendo la separazione della tradizionale attività bancaria – ovvero la raccolta del risparmio e l’esercizio del credito – da quella di investimento finanziario; scissione ritenuta funzionale ad evitare che l’attività bancaria in senso stretto non sia pregiudicata dai rischi che sono assunti da parte della banca con l’esercizio dell’investimento finanziario.

Lo scopo del Convegno, pertanto, è quello di avviare un dibattito su questi temi nell’ambito del sistema italiano, dove finora sembra prevalere un atteggiamento di aprioristica chiusura verso eventuali esigenze di revisione degli attuali modelli gestionali per lo svolgimento dell’attività bancaria. L’incontro sarà aperto dal Magnifico Rettore Gaetano Manfredi e dal Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza Lucio de Giovanni. Seguirà la Relazione del professore Mario Porzio dell’Università di Napoli Federico II, “Gustavo Minervini e le banche”, dedicata al pensiero del grande giurista in materia.

Nel corso della prima sessione, presieduta dalla professoressa Antonella Sciarrone Alibrandi dell’Università Cattolica di Milano, sarà affrontato il tema dell’incontro alla luce dei risultati del rapporto Liikanen, illustrati da uno dei partecipanti al gruppo di esperti, dottor Marco G. Mazzucchelli, e della proposta di regolamento esposti dagli Avv.ti Michele Cossa e Marco Giornetti della Banca d’Italia; la professoressa Marilena Rispoli Farina dell’Università Federico II ed il professore Claudio Porzio dell’Università Parthenope di Napoli tracceranno l’evoluzione del modello di gestione della banca dagli Anni trenta ad oggi, e le prospettive che si aprono alla banca universale dopo la crisi.
Nella seconda sessione, presieduta dal professore Alessandro Nigro dell’Università “La Sapienza” di Roma, gli esperti, avvocati Raffaele Scalcione e Grant Liddel, illustreranno le nuove leggi introdotte negli USA e in Gran Bretagna. Il professore Jérome Lasserre Capdeville dell’Università di Strasburgo parlerà delle leggi francese e belga. L’incontro si concluderà con la tavola rotonda presieduta dal professore Concetto Costa dell’Università di Catania, cui parteciperanno l’avvocato Raffaele d’Ambrosio della Banca d’Italia, il dottor Giovanni Siciliano della Consob, la dottoressa Anna Maria Agresti della Banca centrale europea ed il professore Adriano Giannola dell’Università di Napoli Federico II, Presidente della SVIMEZ.

Comitato scientifico: PROF.SSA MARILENA RISPOLI FARINA
PROF. MARIO PORZIO
PRO.SSA LUCIA PICARDI
PROF. GENNARO ROTONDO
DOTT. LUIGI SCIPIONE
DOTT. ANGELO SPENA
DOTT.SSA SIMONA GIANNETTI DOTT.SSA CELESTINA CACCIANIGA

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