15 Maggio 2024
Covid-19 II fase. OroItaly scrive al sistema camerale regionale: "servono garanzie per il settore e una visione d'insieme"

OroItaly, che rappresenta in Campania il settore orafo e la sua grande tradizione nelle realtà del Borgo Orefici a Napoli, delle moderne eccellenze del ‘Tarì‘ e di ‘Oromare‘ a Marcianise, e l’inimitabile arte dei Cammei e dei Coralli di Torre del Greco, si prepara alla seconda Fase della pandemia da Coronavirus nella quale è prevista anche la ripartenza dell’attività produttiva del Paese. A fronte delle tante emergenze economiche e strutturali dei vari settori del Made in Italy, la filiera dell’artigianato orafo, dopo aver interessato il premier Conte ed il governatore De Luca, si rivolge al sistema camerale campano. Ai rappresentanti istituzionali delle Imprese, OroItaly chiede una visione d’insieme delle problematiche e strategie semplici ed applicabili ai vari contesti per superare l’empasse del settore e dell’indotto. Sono 7 i punti che OroItaly individua e porta all’attenzione delle Camere di Commercio delle 5 province campane con paramtri e modalità d’azione che vanno dall’ annullamento o riduzione del 50% del contributo camerale per l’anno in corso, fino alla sburocratizzazione totale delle pratiche di iscrizione o variazione. Una ricetta semplice ma enormemente fluida per le condizioni attuali del sistema Italia, imbrigliato e, in alcuni casi, completamente bloccato dalle norme anti contagio. Il presidente del sodalizio Salvio Pace ha sottolineato l’importanza di tenere  “una linea comune per un settore che rappresenta l’eccellenza per antonomasia del Made in Italy”. “C’è bisogno di una visione d’insieme – ha poi concluso Pace – per superare un momento tanto difficile per l’intera filiera”. Gli fa eco il Segretario Generale Gianni Lepre, per il quale “la crociata fondamentale è quella contro la burocrazia, il vero cancro di una economia già imbavagliata dai dettami comunitari, poi avvilita dalle lungaggini e dalla farraginosità della Pubblica Amministrazione”.

DI SEGUITO IL TESTO DELLA MISSIVA:

Al Presidente Unioncamere Campania

Ciro Fiola

e, p.c.

Presidente Camera di Commercio di Napoli

Presidente Camera di Commercio di Caserta

Presidente Camera di Commercio di Benevento

Presidente Camera di Commercio di Avellino

Presidente Camera di Commercio di Salerno

OGGETTO: Il Settore Orafo verso la Fase 2 post pandemia da Coronavirus. Rilievi e Richieste dell’Associazione OroItaly

E’ in questi momenti di forte emergenza sociale, di ecatombe economica per l’intera filiera del Made in Italy, che il nostro Paese deve dare il meglio di se facendo prevalere il peso specifico delle idee, del coraggio e della rinascita economica. l’Italia meglio di qualsiasi altro Paese al mondo, conosce questa altalena di valori, un andirivieni di positività e negatività amalgamate in quelle tante criticità che frenano la locomotiva tricolore.

OroItaly, l’associazione di categoria che conta 170 tra  i più prestigiosi marchi dell’Oreficeria napoletana, rappresenta in Campania l’eccellenza per antonomasia del Made in Italy, il brand del bello e del lusso che tutto il mondo ci invidia. Nonostante la grande tradizione quasi millenaria dell’oreficeria napoletana con il Borgo Orefici, la bellezza e l’arte dei cammei ed i coralli di Torre del Greco ed il prezioso ed immensurabile Know How derivante dall’ingegno e della inimitabile maestria che oggi sono rappresentate da realtà universali come il ‘Tarì’ e ‘Oromare’ a Marcianise, l’attuale pandemia sanitaria da Coronavirus sta demolendo mattone dopo mattone questo settore, lasciando all’immaginario individuale un quadro desolante e devastato a seguito dello stop imposto dall’emergenza contagio.

E dopo oltre un mese di chiusura forzata di negozi e laboratori, di showroom e business meetings, è arrivato il momento di una Fase2 dedicata alla ricostruzione e alla ripartenza delle attività produttive. La nostra chiave di lettura, sempre in merito al brand che rappresentiamo ha una configurazione molto semplice e individua 7 punti fondamentali attraverso i quali rialzare la testa e portare nuovamente il settore ai massimi livelli.

Di seguito le nostre proposte per aiutare il settore a ripartire:

1) Annullamento o riduzione del 50% del contributo camerale per l’anno 2020;

2) Contributo a fondo perduto di € 500  una tantum per le aziende della filiera orafa, compreso riparazioni oggetti preziosi e orologi, con giro d’affari fino a 150.000 euro;

3) Contributo per la partecipazione a tutte le fiere e/o mostre nazionali e internazionali per un importo massimo di € 5.000 per ogni singolo avvenimento;

4) Contributo a fondo perduto per la realizzazione di siti per vendita on line fino a 3.000 euro;

5) Contributo a fondo perduto per acquisto di impianti e macchinari 4.0 fino a 15.000 euro;

6) Contributi su spese ed interessi bancari fino a 1.000 euro.

7) Sburocratizzazione totale delle pratiche di iscrizione o variazione con trascrizione automatica al registro imprese.

E’ nostra persuasione, stando anche ai dati macroeconomici di questo periodo e le cosiddette previsioni a lungo termine, che i sette punti elencati sopra siano lo ‘starter’ ideale non solo per il nostro settore ma per tutta la filiera dell’Artigianato e del Commercio, comprendendo il fatto che ad ogni snellimento di procedura e di iter attuativo, corrisponda un’accelerazione incredibile verso l’uscita dall’empasse.

La nostra richiesta è quella di valutare rilievi e soluzioni, anche in considerazione del fatto che: mai come ora, la soluzione è molto più semplice di quanto si possa immaginare.

Con Viva Cordialità

Salvio PACE (presidente OroItaly)

Gianni Lepre (segretario generale OroItaly)

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