29 Aprile 2024

Nuovo Teatro Sancarluccio di Napoli, Massimo Masiello in Gli amici se ne vanno – Le note ineguali di Umberto Bindi di Gianmarco Cesario e Antonio Mocciola regia Massimo Masiello                                                       arrangiamenti musicale a cura di Letti Sfatti

Capostipite della canzone d’autore, appartenente alla cosiddetta “scuola genovese”, Umberto Bindi all’alba dei “favolosi” anni ’60 aveva già firmato numerosi successi (“Il nostro concerto”, “Arrivederci”), ma, pur essendo solo all’inizio di una sfolgorante e promettente carriera, ecco che improvvisamente qualcosa si inceppa nei meccanismi dello star system nostrano; la televisione gli sbarra le porte, la sua persona non è più gradita, colpevole la sua omosessualità mai rinnegata, la sua vita privata troppo fuori dagli schemi per un’Italia governata dalla chiesa, in cui il delitto d’onore era ancora quello che Germi definì “Divorzio all’italiana”. Purtroppo l’ostracismo durò fino alla sua morte, nei primi anni del XXI secolo, e la sua carriera non si riprese più. Attraverso le sue canzoni e la sua storia, vogliamo raccontare quest’episodio vergognoso di omofobia e razzismo, sperando che la vicenda umana ed artistica di Umberto resti solo un tragico esempio di un’Italia che non c’è più.

Scene Francesco Esposito                              Disegno Luci Megaride                     Assistente alla regia Gingy Comune

Note degli autori: Capostipite della canzone d’autore, appartenente alla cosiddetta “scuola genovese”, Umberto Bindi all’alba dei “favolosi” anni ’60 aveva già firmato numerosi successi (“Il nostro concerto”, “Arrivederci”), ma, pur essendo solo all’inizio di una sfolgorante e promettente carriera, ecco che improvvisamente qualcosa si inceppa nei meccanismi dello star system nostrano; la televisione gli sbarra le porte, la sua persona non è più gradita, colpevole la sua omosessualità mai rinnegata, la sua vita privata troppo fuori dagli schemi per un’Italia governata dalla chiesa, in cui il delitto d’onore era ancora quello che Germi definì “Divorzio all’italiana”. Purtroppo l’ostracismo durò fino alla sua morte, nei primi anni del XXI secolo, e la sua carriera non si riprese più. Attraverso le sue canzoni e la sua storia, vogliamo raccontare quest’episodio vergognoso di omofobia e razzismo, sperando che la vicenda umana ed artistica di Umberto resti solo un tragico esempio di un’Italia che non c’è più.

Gianmarco Cesario & Antonio Mocciola

Note di Regia: Da piccolo certe melodie mi emozionavano più delle altre, ma l’ingenuità e la sufficienza dell’età, non ti permettono di andare oltre la conoscenza sommaria  del cantante. Col tempo cresceva la curiosità, la voglia di conoscere, di sapere; le onde della musica, di certa musica, mi prendevano sempre di più.
Chi era  quell’autore capace di suscitare quei sentimenti? Cosa provava mentre si abbandonava alle sue note? Ho cominciato così ad informarmi sulla  vita di ognuno di loro, i loro trascorsi; così quando Gianmarco Cesario ed Antonio Mocciola, mi hanno sottoposto questo progetto, ho subito accettato con entusiasmo. La sensibilità di Umberto Bindi è, per alcuni versi, molto vicina alla mia. Ho voluto così, ricreare le atmosfere a me più vicine, quelle dei ricordi, quelle del bianco e nero, quelle della grande musica. Un omaggio ad Umberto Bindi.

Massimo Masiello

 

Canzoni inserite nello spettacolo  cantate dal vivo da Massimo Masiello
o   ARRIVEDERCI
o   IL NOSTRO CONCERTO
o   NON MI DIRE CHI SEI
o   IL MIO MONDO
o   IO E IL MARE
o   CON IL PASSARE DEL TEMPO
o   LETTI
o   LA MUSICA È FINITA
Orari spettacoli
giovedì, venerdì e sabato ore 21
domenica ore 18
infopoint 081 405000

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