29 Aprile 2024

a cura di Bru.ci. Girare il mondo per sperimentare, trovare nuove contaminazioni, tecniche di cottura. E tornare a casa arricchiti di un bagaglio cultural-gastronomico da proporre ad una clientela internazionale e sempre più esigente. Il menù de La Botte di Bacco (Radda in Chianti) è frutto di una costante ricerca abbinata ad una maniacale cura per i particolari. Lo chef Flavio D’auria,  napoletano classe ’78 e la moglie Vittoria, bielorussa di origine, Toscana di adozione , si sono messi in gioco e, con la forza dell’amore (non solo per la cucina) sono riusciti a trasformare il caratteristico ristorante di Radda in Chianti in una tappa obbligata del turismo gourmet…
…Nella rilassante campagna della provincia di Siena, è un piacere, dopo aver trascorso la giornata a girovagare tra castelli, cantine e vigne, fermarsi a cena in questo locale fb_img_1473516143695accogliente e chic. La Botte di Bacco, è molto di più che un ristorante toscano, è simbolo di italianità.  Scelto dai tanti viaggiatori che da ogni parte del mondo raggiungono le terre toscane spinti dalla ricerca del buon vino. “Preferiamo – dice Vittoria – avere tavolini da due. Li posizioniamo in modo da garantire a ciascuna coppia la tranquillità necessaria a degustare i nostri piatti suggerendo gli abbinamenti piú adatti secondo la nostra carta dei vini. Deve essere un’esperienza sensoriale, un viaggio tra le buone cose piú che una cena qualunque”. La

Lo chef Flavio D'auria e la moglie Vittoria,
Lo chef Flavio D’auria e la moglie Vittoria

cantina ė curata. La selezione offre etichette di pregio. Che il ristorante è italiano te ne accorgi subito. Dall’accoglienza, ma anche dalla musica in sottofondo e dal cestino dei pani. Piccole opere d’arte di grano dai sapori diversi. “Con la mia cucina – spiega Flavio D’auria,  chef e titolare del locale – cerco di trasmettere la gioia di vivere. Amo la Toscana, dove vivo da quindici anni, ma nel cuore porto sempre la mia Napoli.
I miei piatti, perciò,  sono espressione del territorio in cui è ubicato il ristorante ma alla tradizione abbino un pizzico di innovazione. La ricerca per l’alta qualità è costante”. Basta poco a testare di persona: pappardelle all’anatra e gnocchetti di patate e barbabietole rosse fatti in casa e serviti con pecorino di Pienza sono indimenticabili.
Cosí come il filetto di manzo e le costolette di agnello ai sapori del Chianti. Ma insuperabile, autentico must del locale, ė la “semplicissima” pappa al pomodoro. Un capolavoro “povero” ma ricco in contenuti che portiamo nel cuore insieme alla Toscana.

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