Caputo (PD), respinti i tentativi di indebolire obbligo indicazione d’origine in etichetta
“Il Parlamento Europeo risponde con lucidità alle istanze del cittadino consumatore. Respinti tutti i tentativi volti ad indebolire l’obbligo dell’indicazione dell’origine in etichetta e  mettere a rischio la sopravvivenza del patrimonio agroalimentare di qualità, quale quello italiano – Lo ha reso noto da Strasburgo Nicola Caputo Parlamentare europeo del Pd gruppo S&D e membro della Commissione agricoltura – Il regolamento UE relativo alla fornitura di informazioni ai consumatori approvato nel 2011 ha subordinato, per alcuni alimenti, l’etichettatura di origine o di provenienza ad una valutazione d’impatto.
Dallo studio della Commissione – osserva Caputo – risulta che i costi per garantire la trasparenza nella catena alimentare di tali prodotti potrebbero essere troppo elevati e che i consumatori, pur essendo interessati a tali informazioni, non sarebbero disponibili a sostenerli.  A ciò va aggiunto che tale valutazione risulta essere incompleta e non tiene sufficientemente conto del fatto che i costi legati alla tracciabilità non sono identici per tutti i prodotti. Per questi motivi – insiste Caputo – ho condiviso l’invito rivolto alla Commissione a dare attuazione all’obbligo dell’etichettatura di origine per quei prodotti i cui costi di tracciabilità sono irrisori, nonché ad approfondire il suo studio per valutare la possibilità di estendere l’indicazione obbligatoria del paese di origine o del luogo di provenienza ad altri prodotti alimentari mono-ingrediente o con un ingrediente prevalente, elaborando proposte legislative in questi settori”.