20 Maggio 2024

L’aria più celebre che divenne un tormentone quando Rigoletto di Giuseppe Verdi andò in scena per la prima volta nel 1851

La donna è mobile
qual piuma al vento,
muta d’accento ~ e di pensier.
Sempre un amabile
leggiadro viso,
in pianto o in riso, ~ è menzogner.
È sempre misero
chi a lei s’affida,
chi le confida ~ mal cauto il cor!
Pur mai non sentesi
felice appieno
chi su quel seno ~ non liba amor!

(Rigoletto, Atto III, scena seconda, aria del Duca di Mantova)

Un flash mob dedicato a chi ama l’opera o desidera avvicinarsi al mondo di Rigoletto di Giuseppe Verdi (in scena per 9 recite al teatro di San Carlo dal 18 gennaio al primo febbraio 2017) avrà luogo martedì 11 gennaio alle ore 17.30 in Piazza Trieste e Trento, aperto a tutti i tipi di vocalità (contralto, basso, soprano e tenore). Il foyer del Teatro di San Carlo si trasformerà in un palcoscenico aperto alla città e a tutti gli aspiranti cantanti o a coloro che avranno voglia di prestare la loro voce. Sul sito del San Carlo (www.teatrosancarlo.it ) sono disponibili i tutorial audio e le parti per i quattro registri vocali. L’aria prescelta, il ‘tormentone’, banco di prova per tutti i partecipanti, sarà una delle pagine più note del repertorio operistico, quei versi scritti da Francesco Maria Piave che si dice Giuseppe Verdi tenne sotto embargo, per non rivelare l’effetto che avrebbe dovuto suscitare la sera della prima. Si narra infatti che il tenore Raffaele Mirate, che per primo la interpretò, dovette provarla in gran segreto.
Data l’estrema orecchiabilità e l’amabilità della musica, dopo la prima rappresentazione dell’opera, avvenuta alla Fenice di Venezia l’11 marzo 1851, La donna è mobile divenne un tormentone fischiettato dagli stessi gondolieri ed è ad oggi uno dei brani più eseguiti, memorabili furono le interpretazioni di Enrico Caruso, Giuseppe Di Stefano, Alfredo Kraus, Luciano Pavarotti, José Carreras, Plácido Domingo, per citarne solo alcune.

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