16 Maggio 2024

Parole affettuose quelle di Silvio Berlusconi che attraverso le sul “il Giornale” ricorda il comico “Caro Paolo, ora in cielo starai facendo sorridere gli angeli. Ma a noi, su questa terra, mancherà il tuo modo di prenderti e prenderci in giro, la tua maschera da commedia dell’arte, che sembra ingenua e spensierata ma in realtà inchioda i nostri vizi e le nostre debolezze. Guardando i tuoi film, seguendo i tuoi programmi televisivi, leggendo i tuoi scritti, era difficile non ridere, ma era ancora più difficile non riflettere. Sei stato uno dei protagonisti della TV commerciale, nei primi anni delle mie televisioni. Ci siamo conosciuti così. Lavorare con te era un piacere, e non solo perché le tue trasmissioni, come i tuoi film, assicuravano ascolti altissimi. Era un piacere perché eri un grande professionista, un uomo che conosceva così bene le regole dello spettacolo da saperle innovare, creare nuovi linguaggi, nuovi modi di fare cinema e intrattenimento televisivo. Sono orgoglioso di averti avuto nella nostra squadra”.

Silvio Berlusconi ha poi aggiunto: “Tu ed io non avevamo le stesse idee politiche ma riconosco volentieri che non avevi timori reverenziali verso nessuno. Hai messo alla berlina per esempio la Corazzata Potemkin, un film simbolo dell’ideologia comunista, e soprattutto i tanti conformisti che facevano finta di apprezzarlo, proprio quando l’egemonia culturale della sinistra era assoluta, e ti sarebbe stato più facile accodarti in silenzio. Non ce ne sono state tante, di persone libere come te, in un paese nel quale la satira si fa solo verso chi non costituisce un pericolo. Anche per questo, caro Paolo, da oggi l’Italia senza di te è un po’ più triste”.

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