3 Maggio 2024

Sono queste le affermazioni in direzione Pd Campania da parte di Gianluca Daniele
“La grave sconfitta subita alle elezioni politiche ci impone una riflessione attenta ed umile rispetto agli errori che sono stati commessi negli ultimi anni.”

“Come ho più volte detto in questi ultimi mesi, è necessario segnare una profonda discontinuità rispetto ai gruppi dirigenti che hanno guidato il partito fino ad oggi”. Ad affermarlo, a margine della direzione regionale del Partito democratico che si è tenuta oggi pomeriggio, il consigliere regionale Pd Gianluca Daniele, che ha aggiunto: “Serve ricostruire un Partito democratico più popolare e più di sinistra, serve riprendere un rapporto vero con il territorio e ritornare a rimettere in funzione i nostri circoli territoriali, soprattutto nell’area metropolitana di Napoli. Ma è di tutta evidenza – ha poi sottolineato, – che la vera discontinuità da mettere in campo, dopo una sconfitta così grave, riguarda i contenuti”.

Secondo il consigliere regionale, “la necessaria autocritica non può, infatti, non partire dall’atteggiamento di sufficienza con il quale sono stati messi da parte temi fondamentali per un partito collocato a sinistra: un atteggiamento miope che ha costituito il principale motivo di disagio e disaffezione per la nostra gente. In quest’ottica, innanzitutto va rimesso al centro della nostra azione il tema ‘lavoro’, ridando un senso reale alla parola ‘stabilità’ e restituendo ai diritti la loro centralità. Bisogna dire con chiarezza che alcune parti, alcuni aspetti del Jobs Act, sono sbagliati e vanno cambiati. Va detto, con altrettanta chiarezza, che è stato distorto il rapporto con le parti sociali, che va rifondato”.




“Stesso discorso – ha continuato – vale per la scuola, dove alcune parti della riforma ‘La buona scuola’ vanno cancellate e riscritte insieme alle parti sociali. È stato poi un errore lasciare ad altri partiti populisti il monopolio della proposta sul tema della lotta alla povertà, che da sempre è una bandiera della sinistra e che va declinata in maniera moderna così come è stato fatto con il REI, misura però ancora parziale. Così come è stato uno sbaglio non dire con chiarezza che la questione dell’immigrazione va coniugata con quella delle politiche di integrazione. Ripensare il nostro programma e ridare voce al nostro popolo: sono queste – ha concluso Daniele – le priorità da perseguire se vogliamo determinare una vera rivoluzione per il futuro del Partito democratico”.




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